A Spazio Crema, "Lezioni di territorio"
Lezioni di Territorio.
Interventi di restauro e valorizzazione di opere d’arte della città di Ferrara
A Spazio Crema ne parlano gli architetti Gabriele Pivari, Andrea Sardo e Barbara Pazi
Giovedì 26 maggio ore 17
L’Arch. Gabriele Pivari aprirà l’incontro con l’intervento “Contributi della Fondazione Estense nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale ferrarese”, nell’ambito del quale si soffermerà su alcuni restauri artistici realizzati dalla Fondazione, ammirabili in centro storico e che possono essere tappa di un percorso alla scoperta delle bellezze del patrimonio artistico della città. Il restauro al meraviglioso soffitto a cassettoni della Basilica di Santa Maria in Vado, considerato il più grande capolavoro di Bononi e del Seicento a Ferrara in quanto impreziosito da un ciclo di tele realizzate dal pittore attorno al 1617, nonché il restauro del gruppo scultoreo quattrocentesco in terracotta policroma di Guido Mazzoni, raffigurante il “Compianto sul Cristo morto”, custodito presso la Chiesa del Gesù in via Borgoleoni, saranno oggetto di questa prima parte dell’incontro.
Gabriele Pivariè stato funzionario architetto del Ministero della Cultura, presso la Soprintendenza di Ravenna e di Bologna, dal 1993 al 2021. Nell’ambito delle sue funzioni ha svolto l’incarico di direttore del Centro Operativo di Ferrara della Soprintendenza, responsabile del museo di Casa Romei e del museo della Abbazia di Pomposa ed è stato direttore e responsabile di cantieri di restauro.
Seguirà l’Arch. Andrea Sardo, che con “Ricomposizioni in luce al Museo di Casa Romei” parlerà di un intervento di recupero innovativo di decori andati perduti nel tempo, grazie a “Sogno o son DESTE”, progetto culturale realizzato a fianco di Fondazione di Vignola e BPER Banca SpA. A Ferrara il progetto si è sviluppato al Museo di Casa Romei che, primo in Italia, dal 2018 è stato dotato di un innovativo impianto stabile finalizzato alla ricostruzione, mediante proiezioni luminose, dei decori quattrocenteschi del loggiato nord e del trigramma bernardiniano del prospetto sud. Tale ricomposizione “in luce” presuppone lo sviluppo di un progetto scientificamente accurato ed innovativo, in cui le informazioni ottenute con la ricerca storica-archivistica siano state verificate e validate grazie all’impiego delle tecnologie d’indagine più avanzate (rilievo laser scanner tridimensionale, fotografie architettoniche da drone) e di una conoscenza consolidata nel settore del restauro artistico conservativo.
Andrea Quintino Sardo è dal 2000 funzionario architetto presso il Ministero della Cultura, attualmente in servizio presso la Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna con l’incarico di Direttore del Museo di Casa Romei e di Casa Minerbi dal Sale (Ferrara). Dal 2012 al 2016 è stato responsabile del Nucleo Tecnico dell’Unità di Coordinamento Crisi Regionale a seguito del sisma emiliano del 2012. Ha ricoperto vari compiti presso gli uffici periferici MiC dell’Emilia-Romagna, tra cui quello di responsabile dell’Ufficio Paesaggio, responsabile unico del procedimento, progettista e direttore lavori per interventi di restauro e conservazione di beni culturali, funzionario di zona per la tutela del patrimonio culturale.
Infine, l’Arch. Barbara Pazi, con l’intervento intitolato “La Chiesa di San Carlo Borromeo a Ferrara; il racconto del restauro del soffitto dipinto e dei lavori di ripristino dei danni causati dal sisma del 2012” illustrerà i lavori di restauro ormai terminati alla Chiesa di San Carlo, realizzata intorno al 1613 su progetto di Giovan Battista Aleotti, costruita su un terreno di proprietà dell’attiguo ospedale S. Anna, e terminata nel 1623. La chiesa fu dedicata all’arcivescovo della diocesi di Milano Carlo Borromeo ed è considerata una delle opere migliori dell’artista. La chiesa si presenta oggi totalmente inglobata in una cortina edilizia continua, frutto del progetto di ristrutturazione dell’intero comparto dell’ex ospedale S. Anna, di Girolamo e Carlo Savonuzzi, nel 1930. La pianta della chiesa è ellittica, al suo interno vi è un grande soffitto opera di Giuseppe Avanzi del 1674, nell’ovale centrale è rappresentata la Vergine in gloria con S. Ambrogio (o S. Maurelio) e San Carlo Borromeo, un autentico capolavoro di scenografia pittorica, mentre sopra il portale di ingresso nella lunetta vi è una raffigurazione di San Carlo dipinta da Antonio Bonfanti detto “Il Torricella” allievo di Guido Reni. I lavori oggi in fase di completamento, sono stati seguiti dal Comune di Ferrara per l’Azienda USL e finanziati con i fondi per la ricostruzione post sisma della struttura commissariale della Regione Emilia-Romagna.
Barbara Pazi, architetto, laurea conseguita presso lo IUAV di Venezia nell’anno 1994; iscritta all’Ordine Professionale degli Architetti della Provincia di Ferrara. Attività professionale prevalentemente svolta nel recupero del costruito storico ed in particolare nel restauro dei Beni Architettonici Monumentali ed Ecclesiastici, alcuni dei quali oggetto di convegni del settore, con divagazioni su immobili di tipo direzionale e commerciale.
La partecipazione agli incontri è libera e gratuita.
Accesso consentito con mascherina.